Elezioni dei Rappresentanti Cittadini

LOG TEMPORANEO

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  1. Dantès
     
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    La piazza è gremita di persone, due o trecento cittadini si trovano accalcati attorno al suo centro. Ogni frangia della società è qui riunita, dal nobile al mendicante, per prendere parte all’elezione dei rappresentanti popolari. Davanti a quel che resta della statua del milite ignoto è stato allestito un palco dal comitato organizzativo, un gruppo di volontari che accordandosi con il Governo ha preso in carico i preparativi e la gestione delle elezioni. La piazza è presidiata da alcune pattuglie di soldati, per un totale di 30 militari, che tengono sotto controllo la situazione, in modo da scoraggiare eventuali disordini o intervenire nel caso in cui questi dovessero scoppiare. Dietro al palco sono stati riuniti i candidati, il cui nominativo è stato registrato dagli organizzatori, dove attendono il proprio turno per esporre il discorso che hanno preparato ai presenti, nella speranza di convincerli ad ottenere il loro voto. Un ragazzo del comitato sale sulla pedana richiamando l’attenzione della popolazione a gran voce. [Signori! Signore! Un momento di silenzio prego! Concittadini! Prestatemi orecchio!] Si sgola quasi per farsi udire fino in fondo alla piazza. Dopo qualche tentativo, la caciara della folla scema in un lieve chiacchiericcio, i presenti focalizzano la loro attenzione sul tipo, attendendo di ascoltare quel che ha da dire. [A breve cominceremo con gli interventi dei candidati, ma prima vorremmo ricordarvi le modalità con cui avverrano queste elezioni!] Fa una pausa, per schiarirsi la voce. [Ai quattro angoli della piazza sono state disposte le postazioni delle urne, lì i miei colleghi vi forniranno pergamena e carboncino con cui potrete esprimere il vostro voto ed inserire la pergamena piegata nell’urna. Vi è concesso esprimere fino a quattro preferenze e per ciascuna di esse avete la facoltà di indicare un quartiere di riferimento a scelta tra Quartiere Est, Quartiere Sud, Quartiere Nord e Contado. I quattro candidati che riceveranno il maggior numero di voti saranno designati come rappresentanti cittadini, quindi saranno assegnati ad uno dei suddetti quartieri sulla base delle vostre preferenze o, se ciò non fosse possibile, accordandosi tra loro.] Il chiacchiericcio della folla torna a farsi vivace, ma il ragazzo alza una mano per richiedere nuovamente il “silenzio”. [Procediamo dunque con introdurre il primo candidato che farà il proprio discorso elettorale: Abrimagio Barbambrogio, conosciuto anche come il Mastro Mercante!] Qualche risatina divertita da quel nome serpeggia tra i presenti, mentre il leader dei Mercanti dei Tre Soli sale sul palco dando il cambio al ragazzo. È un vecchietto basso e curvo, talmente basso da sembrare quasi un nano, con una barbetta bianca ed appuntita, dei folti baffi rivolti all’insù e pochi canuti capelli che formano quasi un’aureola attorno alla capoccia tonda e lucida. Indossa abiti di ottima fattura in velluto azzurro e nero adornati con motivi dorati, avvolto in un mantello pesante che riprende gli stessi motivi su pregiata stoffa color vinaccia. Scruta la folla davanti a sé con i suoi occhietti grigi ed un’espressione sorniona in volto, attendendo che cali un minimo di silenzio e l’ilarità sul suo nome ed il suo aspetto si sia dissipata prima di prendere la parola.

    21:35 Elanor: [Tetto] Una serata serena ma fredda, la luna calante che rischiara il cielo; e neanche lei è ormai più indifferente a quei cali di temperatura, invero, il suo esser costretta a mantenere attiva la circolazione a causa della gravidanza resa possibile a opera del rituale la rende sensibile come tutti gli altri. È vestita con abiti pesanti, probabilmente su più strati che terminano con la divisa del governo, sulla quale è poggiato il pesante manto in velluto nero e, all’altezza del petto, la spilla. La spada corta appesa sul fianco sinistro, adagiata sui pantaloni neri pesanti e ricoperti da cinghie, il Kriss dell’Occhio Nascosto sul fianco destro, nell’anonimo fodero; la borsa incantata, attualmente inattiva, che riposa su di esso. È nella sua forma albina, i capelli bianchi raccolti in uno chignon basso sul quale domina la spilla a forma di falco con occhio in rubino stellato, sottili guanti neri coprono le mani minute, gli occhi scarlatti fendono le tenebre senza alcuna difficoltà, mentre l’attenzione dell’immortale si posa sulla folla presente. Ascolta le arringhe che vengono fatte, alcune interessanti, altre meno... fatto sta che non starà a lei decidere chi vincerà queste elezioni. Si trova accanto ad Aidan su uno dei tetti delle case a Nord della piazza, a pochi metri dalla strada che conduce alla Caserma, dando le spalle al parco cittadino; è piegata sulle ginocchia, la schiena curva su di esse, gli occhi scarlatti che cercano di cogliere ogni movimento sospetto attorno a sé; a terra, poco sotto di sé, dovrebbe avere un drappello composto da cinque uomini, come in ogni angolo della piazza, più un medesimo drappello al centro di essa; altri cinque sarebbero disseminati un po’ su tutti i lati della piazza, come loro dall’alto dei tetti, armati di archi, tra uno di essi spiccherebbe anche “il Biondo”, Guardiano del Pentacolo e Maresciallo del Governo.

    21:43 Klair: [Piazza Sotto Palco] Questa sera Klair indossa un pesante abito violetto, lungo fino alle caviglie. Le gambe sono coperte da una bianca calzamaglia femminile, ai piedi degli stivali bassi. Si è ammantata con un mantello grigio per avere meno freddo. A tracolla una borsettina. Al collo il ciondolo in cuoio con il disegno di un coniglio e più in basso la scritta "Lepre". I capelli sono sistemati lunghi e boccolosi sulle spoalle e profumati di rosa. Le mani sono intrecciate tra di loro e con gli occhi color nocciola osserva attenta se Elisey le stesse vicino. Si è sistemata vicino ad altre persone in un punticino dove ci sia un po' di luce per poterci vedere. Dentro la sua borsettina ci sono fortunatamente tacquino, carboncino, lunette e, a parte le chiavi di casa, fazzoletti di tessuto e qualche moneta

    21:44 Aidan: [Tetto Nord] In piedi accanto ad Elanor sul tetto di una delle case all'angolo Nord della piazza dal lato della via che confina con il parco, si sposta avanti e indietro di qualche metro, per quanto gli consente la postazione che s'è scelto. L'uomo indossa la divisa del Governo dell'Assiah, sopra ad un paio di calzoni neri e una camicia bianca; sulle spalle porta un mantello di lana grigia a proteggerlo dal freddo della serata. Alla vita è stretta una cinta d'arme in cuoio spesso al cui fianco sinistro pende la spada corta d'ordinanza, al sicuro nel proprio fodero; al lato opposto una piccola borsa da cintura contiene qualche moneta ed un mazzo di chiavi. Quando il ragazzo dell'organizzazione prende la parola ferma il proprio passo appena alla destra di Elanor e fissa per qualche attimo lo sguardo su questi, fronte che s'aggrotta un istante. Prende un respiro profondo, quindi e cerca di concentrarsi quel che basta per portar l'attenzione al proprio potere magico, potere che cercherebbe quindi di richiamare a sè e piegare al proprio volere, cercando di acuire la propria vista con l'effetto di quel trucchetto.
    21:44Aidan utilizza Potere Arcano + 1d10 (Rango 17, Intelletto 17, Bonus 0, Malus 0, Dado 3) - Totale: 37
    21:44Aidan lancia Vista Acuta (Incantesimo, Trucchetti Arcani)
    Il mago muta la sua capacità di percezione raddoppiandola rispetto alla standard in condizioni di luce normale. Non sarà in grado di vedere al buio come fosse giorno, se le sue percezioni base non lo consentono, ma anche in presenza di poca luce la sua visione risulterà più acuta, in quanto raddoppiata rispetto alla sua classica.
    Raggio: Personale
    LIVELLO 0:
    Lancio: 1 turno
    Durata: 3 turni + 2 per livello
    Punti Mente: 1

    21:49 Arkantos: [Tra I Candidati] Arkantos è seduto su una sedia, delle pergamene in mano, profumate di giglio, come la sua persona, nel posto adibito ai candidati. Le carte sono scritte con una calligrafia elegante e particolarmente curata, senza sbavature o macchie d’inchiostro. Indossa una camicia apparentemente di buona fattura, leggermente rammendata per l’occasione. Si tratta di quella di finto raso che ha riparato da solo, facendosi anima e coraggio, in maniera pessima. Oltre a questo ha dei pantaloni di cuoio particolarmente stretti e della sua misura esatta, ingoiati da un paio di stivali neri con un leggero tacchetto, per compensare i centimetri mancanti al cittadino medio Assiano, visto che sono tutti degli spilungoni. Il suo cavallo è assicurato per le redini non troppo lontano, e lo guarda in modo paterno, come se questa cosa sconvolgesse il futuro di entrambi, umano e cavalcatura. I capelli lunghi e biondi sono lasciati sciolti sulle spalle, dove un giaccone di pelle nera imperversa fino al polpaccio. Oggi non è armato. In questo caso la spada più affilata è la sua lingua, pronta a stoccare e a demolire i propri avversari. Le labbra disegnate sono curvate in un sorriso sereno, di chi non ha niente da temere, con una faccia di bronzo indecifrabile. Tende le orecchie per ascoltare il primo candidato, osservandolo nella sua dignità, accennando uno sbuffo divertito al sentire quel nome allitterato ché i genitori devono essere stati proprio crudeli.

    21:49 Elisey: [Piazza Sotto Palco] Si è messa vicino al palco e il suo sguardo e sul palco. Indossa dei semplici vestiti e un mantello ed una sciarpa per tenre calda la gola. Ai piedi ha un paio di stivaletti. In tasca ha un taccuino e un carboncino. Non è tanto distante da Klair.

    21:53 Soana: [Piazza Presso Urna Destra Vicino Al Palco] Silenzio.. impossibile in quel momento, troppo vociferare tra le persone che sono riunite in piazza. Lei si trova poggiata su uno di quei tavoli che servono per le urne, e ringrazia che li non v’e tanta gente. Ispira profondamente andando ad allungare la man dritta verso il capo del gufo che si trova appollaiato sulla spalla destra dell’elfa, un po' agitato per via delle troppe persone che si trovano in piazza. I vestiti dell’eldar sono semplici quelli indossati da lei, composti da una camicia bianca che viene stretta da un bustino, mentre gli arti inferiori sono stretti in un paio di pantaloni in pelle nera che va ad infilarsi all’interno degli stivaletti che la ragazza indossa. Per una volta non è armata, o per lo meno non si è portata dietro l’arco visto che non aveva voglia e visto che ci sono abbastanza guardie non ne ha bisogno, o almeno spera. Sopra le vesti vi si trova il suo mando, dove sotto ha messo un po' di tessuto in piu visto che non vuole ferirsi con gli artigli del proprio gufo. Per una volta oggi l’eldar ha i capelli raccolti in qualche modo strano, infatti solo per metà sono raccolti in dei ciuffi che si sparano lievemente sia verso l’alto, ricadendo in delle treccine. Dei ciuffi ricadono morbidi lungo la schiena ed il volto della donna, lasciando che le sue orecchie siano ben libere per ascoltare quello che dicono. Ispira profondamente rimanendo li tranquilla lasciando che le violacee vadano a scivolare attorno a se quasi con curiosità, ma principalmente per prudenza..

    22:00 Kithrin: [Tra I Candidati] Kithrin, la sapiente è seduta su una delle sedute per i candidati. Apparentemente tranquilla veste gli abiti di tutti i giorni. Pantaloni di pelle marroni, stivali al gionocchio, pugnale alloggiato sulla sinitra. Uno stringivita serra una camicia bianca che porta nella parte superiore del corpo. Alla vita sono legate la borsa da cerusico, diverse scarselle oltre ad un porta pergamena. Un mantello di lana grigio le ricade dalle spalle sino all'altezza del ginocchio. Il volto è acqua e sapone, gli occhi un po' stanchi forse per la giornata lavorativa all'ospedale. I capelli sono legati in tante treccine che ricadono sulla parte superiore della nuca, mentre il resto dei capelli sulla schiena sciolti. Tra le mani tiene delle pergamene. Chi le osserva vedrà una calligrafia molto elegante, ordinata color seppia, stilate a pennino. La mezz'elfa profuma di erbe officinali di vario tipo, difficile stabilire quale di esse sia sovrasti sull'altra. Gli occhi neri osservano gli altri, in particolare il primo di loro che esce allo scoperto sul palco. Non una parola, concentrata e silente la giovane attende il suo momento

    22:03 Aldariel: [Piazza, Tra La Folla] La sera delle elezioni e infine giunta, e l’elfo come molti altri si e diretto alla piazza cittadina per assistere all’evento. La sua giornata e trascorsa come molte altre, ha concluso i suoi affari prima del calar del sole ed ora che e giunta la notte si trova sul posto. Il suo aspetto e il solito, lunghi e lisci capelli biondi ed occhi azzurri, tratti del viso ed orecchie in particolare permettono a chiunque di identificarlo facilmente come un elfo. La sua carnagione è chiara, rosea, la sua altezza poco sopra il metro e ottanta. Il suo abbigliamento e semplice, indossa una candida camicia in tela a maniche lunghe parzialmente sbottonata sulla quale indossa un gilet color terra in cuoio marrone completamente abbottonato, pantaloni in tela dalla colorazione marrone scura tenuti al loro posto da una cintura nera con una grossa fibbia in metallo a forma di cavallo, semplici stivali in cuoio ed un mantello color marrone scuro che gli ricade sulla schiena ne completano l’abbigliamento. Il cappuccio e tirato sul capo, così da conferirgli nel modo più semplice l’aspetto più anonimo possibile. I vestiti hanno un aspetto consumato, ma ben tenuto. Ha una catenina in metallo attorno al collo, appesa al quale si trova un ciondolo ovale dello stesso materiale dalla superficie liscia, priva di particolari. Sulle spalle porta l’arco in legno ed una sacca in cuoio nella quale trasporta le sue cose, appesa al fianco destro tiene una faretra in cuoio con diverse frecce, al sinistro invece una spada. In silenzio sposta la sua attenzione a chi sul palco dirige la parola alla folla, poi lascia che lo sguardo vaghi tra i presenti alla piazza, cerca tra quella moltitudine facce più e meno conosciute. Solo in un secondo momento fissa lo sguardo sul candidato, palesando sul viso un accenno di curiosità.

    Il trucchetto di Aidan ha effetto e la sua vista viene acuita notevolmente, permettendogli di osservare senza troppo sforzo quanto accade nella piazza sotto di sé. Insieme ad Elanor e gli altri militi stanziati sui tetti, tiene sotto controllo la situazione dall’alto, ma per il momento tutto sembra tranquillo. Intanto, non appena la folla si acquieta un poco, il Mastro Mercante comincia con il proprio discorso. <gentili concittadini, vi ringrazio per essere accorsi numerosi a questo importante evento, che segna una svolta cruciale per la politica dell’Assiah. Ho voluto approfittare di queste elezioni per dare il mio personale contributo in questa fondamentale fase che stiamo attraversando, proponendomi come rappresentante del volere del popolo di fronte alle istituzioni.> Esordisce l’anziano uomo, parlando con voce squillante ed energica per la sua età. <come ci si aspetta da un membro dei Mercanti quale sono, il mio programma ruota prevalentemente sullo sviluppo economico della città, ritenendo che esso sia un punto cardine per la sua crescita, sotto ogni punto di vista. Trovandoci in una situazione di crisi, con la perenne minaccia della glaciazione ed un gran numero di persone radunate in un così ristretto lembo di terra, è normale che l’economia si trovi in una situazione stagnante. Dopotutto, in un tale frangente, è comprensibile che la gente sia restia a spendere, le attività ad investire, preferendo piuttosto risparmiare in attesa che i tempi bui siano passati. Ma dobbiamo essere anche preparati all’evenienza che questi perdurino a lungo, molto a lungo... se così fosse, questa stagnazione significherebbe impedire una qualsiasi crescita dell’Assiah. Le risorse che abbiamo non sono ingenti, non sono infinite... ma è anche vero che non sono neanche sfruttate al meglio. Con un’oculata gestione di queste ed i giusti investimenti, è possibile rimettere in moto l’economia del paese affinché tutte le classi sociali ne traggano giovamento, dal manovale al latifondista, ed in questo modo rimettere a nuovo la città stessa. Maggiore ricchezza porta maggiore benessere, maggiore benessere porta maggiore qualità. Qualità del lavoro. Qualità dei prodotti. Qualità dei servizi e delle infrastrutture. Qualità della vita, in sostanza. È importante far girare l’economia, ed è con questo concetto bene in mente che intendo applicare il mio programma, qualora venissi eletto. Ho diverse possibili iniziative commerciali in mente per applicare tale concetto, ma per il momento mi limiterò ad esporvene alcune, di facile applicazione. Grazie anche alla carica che ricopro, farò in modo che vengano organizzate più Notti Bianche e Mercati in Piazza, così che i commercianti abbiano l’occasione di ottenere visibilità, oltre che incassi, e fidelizzare i clienti e gli acquirenti possano approfittare di prezzi speciali esclusivi per queste iniziative. Qui viene il passo successivo: far sì che questa circolazione di denaro non resti fine a sé stessa, ma venga sfruttata per poter migliorare concretamente la città. Se non vi fosse noto, sappiate che attualmente ogni commerciante deve versare il 10% di ogni incasso alla gilda dei Mercanti. Ebbene, mi sono consultato con i miei colleghi e la maggioranza sarebbe favorevole a reindirizzare un 5% degli incassi ad un fondo di investimento, gestito dal Governo. Esso potrà essere utilizzato esclusivamente per finanziare opere di miglioramento della città, potenziare servizi già esistenti o introdurne di nuovi, così che ad una crescita dell’economia corrisponda un miglioramento effettivo della qualità della vita di tutti i cittadini.> L’uomo riprende fiato, dopo il lungo discorso, ma riparte subito senza indugiare troppo. <infine, come ultimo punto, intendo proporre una soluzione decisa, drastica ed innovativa per risolvere la piaga dei ratti che imperversa in città, in particolar modo nel quartiere commerciale. Penso che sia una questione da non prendere sotto gamba, solo perché è stata trovata la causa scatenante di questa invasione. Il problema sussiste ancora, la popolazione murina è ancora alle stelle, e se non si interverrà al più presto il settore commerciale dovrà soffrire ancora ingenti perdite a causa della devastazione portata da questi animali, rendendo così vano ogni tentativo di rilanciare l’economia. Come soluzione efficace e relativamente semplice da applicare, propongo una sterilizzazione alchemica dei ratti. Mi sono consultato con un valido alchimista che mi ha assicurato di essere in grado di produrre una sostanza capace di rendere sterili i ratti che la assumono. Il vantaggio di questo metodo è che con una quantità relativamente contenuta di questa pozione, semplicemente sversandola nei condotti di scolo sarà possibile decimare in poco tempo i ratti che abitano le fogne. Ovviamente, affinché sia possibile sintetizzarne un quantitativo sufficiente sarà necessario un investimento, seppur modesto, in modo da coprire le spese per le materie prime necessarie e la manodopera. Ecco, però, che qui potrebbe entrare in ballo il fondo di investimento di cui ho parlato poc’anzi, nell’eventualità in cui questo sia preso in considerazione dal Governo, ed è mia assoluta intenzione premere affinché questo accada. Con questo, concludo il mio intervento, spero di non avervi tediati ed al contrario che le mie proposte abbiano stuzzicato il vostro interesse. Grazie a tutti per l’attenzione, buon proseguimento di serata!> E con quell’esclamazione gioviale l’arzillo vecchietto fa un inchino ai presenti, per poi tornare sui propri passi e lasciare nuovamente il posto all’annunciatore, mentre la folla risponde al discorso con un lungo applauso. <bene, ringraziamo messer Barbambrogio per il suo intervento e passiamo subito al prossimo... quello di Alvaro Cadilla!> Sale sul palco un ragazzotto non troppo alto, capelli cortissimi neri, barba e baffi ben curati, profondi occhi neri. Avanza sicuro di sé con un sorrisetto feroce sulle labbra mentre dalla piazza si innalza nuovamente uno scrosciante applauso. Indossa abiti puliti e ben tenuti ma semplici: un paio di pantaloni neri e stivali di identico colore, una camicia bianca e nient’altro, nonostante il freddo pungente della serata. <grazie! Grazie!> Esclama, allargando le braccia con aria soddisfatta. <concittadini!> Esclama ad un tratto, cominciando il proprio discorso con fare risoluto. <non credo servano molte parole per descrivere i duri tempi che stiamo attraversando. Epidemie! Carestie! Povertà e degrado dilagante! A peggiorare il tutto, nuovi mostruosi e bizzarri esseri fanno regolarmente la loro apparizione, portando morte, caos e scompiglio nel paese! Destabilizzando una città già di per sé provata! E in tutto questo, il Governo che fa?> Fa una pausa, come ad attendere una risposta a quella domanda retorica. <siamo stati abbandonati a noi stessi, questa è la verità! Mentre loro sono impegnati a inciuciare con nobili e stregoni, noi patiamo gli stenti e siamo in balia di esseri disumani! Ma se sperano di darci un contentino, con queste elezioni... SI SBAGLIANO DI GROSSO!> Un applauso sguaiato accompagnato da grida esaltate risponde all’arringa del ragazzo. <quando sarò rappresentante, andrò a dare un bello scossone a quelli là. Sarò la vostra voce, e sarò una voce potente, se mi appoggerete! Li costringerò ad ascoltarci, metterò loro al nostro servizio, non il contrario! Ma le mie non sono solo parole, ho un programma ben preciso in mente. Al primo posto, metto la sicurezza di questa città! Il Governo non ha abbastanza uomini per difendere l’Assiah? Ci difenderemo da soli allora! Intendo istituire una milizia cittadina, composta da coraggiosi volontari che imbraccino le armi per mantenere il paese al sicuro da ogni minaccia, senza necessariamente entrare a far parte dell’esercito. Gruppi paramilitari volti alla protezione dei cittadini indifesi saranno non solo consentiti, ma ben accetti! Come ho detto, ho a cuore la sicurezza dell’Assiah, perciò esigo che le gilde magiche siano tenute sotto controllo! Il Governo ha fatto un grave errore a liberalizzare la magia, lasciandola senza alcun tipo di controllo. Cosa ci garantisce che tra le fila di queste congeghe magiche non si nasconda la minaccia latente dei Negromanti? NON HO INTENZIONE, di lasciare il paese in mano ai Negromanti, né ad altri folli fruitori di magia! Essi costituiscono una potenziale minaccia, che è mia premura arginare. Per tale motivo, gli appartenenti a tali gilde dovranno essere schedati e se possibile ogni altro fruitore di magia allo stesso modo! Il Governo, o chi per lui, dovrà vigilare sulle loro attività, possibilmente ponendo una forte ingerenza su tali congreghe. La magia permette grandi cose, tanto nel bene quanto nel male, è mia premura che di essa non godano solo i maghi nelle loro torri d’avorio, ma essa possa portare beneficio a tutta la cittadinanza intera! Ma gli arcanisti non sono l’unica categoria pericolosa per il nostro paese, sempre più spesso si sente parlare dei preoccupanti prodigi di certi esseri chiamati essenziali, per non parlare di questi nuovi orrendi esseri venuti dalla glaciazione... siamo sotto invasione! Ebbene sì, concittadini, un’invasione silenziosa di esseri soprannaturali sta dilagando, presto diventeranno più numerosi di noi! Si prenderanno la città ed allora cosa potremo fare? Hanno capacità inumane, come potremo opporci a loro a quel punto? Perciò dobbiamo tenerli sotto controllo, allo stesso modo dei maghi, registrarne la popolazione ed evitare che creino disagi o ben peggio... Infine, ultimo punto del mio programma, ma non per questo meno importante: garantire a chi non ha un lavoro un reddito di esistenza! Sì, perché Assiah non sarebbe niente senza noi cittadini! Siamo gli ultimi rimasti al mondo, l’ultima speranza del Valenaar, le nostre esistenze sono dunque sacrosante! Garantire un reddito minimo a chi non ha da vivere è un dovere imprescindibile del Governo. Con quel denaro, essi possono cominciare una nuova vita, investirlo per migliorare la propria condizione e poter campare tranquillamente fino a che non avranno finalmente trovato un’occupazione. Queste sono solo alcune delle idee che ho in serbo per voi, amici miei! Votatemi, non ve ne pentirete!> Ciò detto, alza le braccia al cielo godendo dell’ovazione che si alza dalla folla, in fermento a seguito delle sue parole infervorate. <alvaro Governatore!> Grida qualcuno. <governatore subito!> Gli fa eco qualcun altro. Con un sorrisetto strafottente Cadilla lascia il palco e l’annunciatore cerca come può di richiamare il silenzio e la calma. <signori! Concittadini, prego! Silenzio! Ascoltiamo adesso l’intervento di miss Kithrin Cailleach!> Fa dunque cenno alla mezzelfa di salire sul palco per il proprio discorso. Quando ella deciderà di farlo, la popolazione dinanzi a lei si sarà a quel punto un po’ acquietata. // TURNI: Elanor, Klair, Aidan, Arkantos, Elisey, Soana, Kithrin, Aldariel; massimo 5 minuti ad azione, 7 per il primo dopo il master

    22:13 Elanor: [Tetto Nord] Le mani guantate si adagiano alla bordura che delimita il tetto della casa, gli occhi scarlatti che continuano a guardar giù, all’indirizzo delle numerose teste là riunite, l’odore del sangue che giunge alle sue narici è intenso, composto da così tanti miscugli da non riuscire a distinguerli, e il labbro inferiore vien compresso tra i canini, forse con una tacita brama che comunque, è ben visibile sul suo volto dai lineamenti delicati... d’altronde è estremamente dispendioso mantenere attivo il flusso sanguigno com’è obbligata a fare per salvaguardare la vita del futuro figlio suo e del marito. Uno sguardo vago viene indirizzato ai vari candidati, in disparte rispetto agli elettori, per poi scorrere rapidamente tra questi ultimi, prima di tornare agli angoli delle strade, eventuali anfratti, i portoni sotto i portici che le sono visibili dalla sua posizione e ogni luogo che potrebbe essere in qualche modo utilizzato per creare situazioni atte a minare la quiete pubblica. Non guarda il marito al suo fianco, continuando a mantenere gli occhi sotto di sé, sulla folla, e tuttavia le labbra si dischiudono <vedi qualcosa degno di nota?> e i discorsi iniziano; sembra piuttosto interessata a quello di Abrimagio, ed invero l’espressione sembra farsi piuttosto convinta, mentre la fronte si aggrotta quando percepisce il discorso di Alvaro <ecco... io non ho mai ammazzato nessuno, ma se dovessi iniziare, inizierei da gente come lui> replica a voce piuttosto bassa, sarcastica in tono (ma neanche troppo) verso Aidan <questo è un cretino> espira, probabilmente servirebbero troppe parole per commentare a fondo quelle scempiaggini, e troppa attenzione distolta dalla sua sorveglianza, ragion per cui decide di non aggiungere altro.

    22:17 Klair: [Piazza Sotto Palco] Silenziosa, ascolta entrambi i discorsi e non dice una parola. Neanche applaude. Qualche tempo prima ha stretto amicizia con Rakam, un tipo alto due metri che viene dalla glaciazione. Per lei è un tipo molto simpatico e le fanno male alle orecchie le parole del signor Alvaro con il suo discorso di voler eliminare loro e addirittura la magia. Non dice una parola, rimane a sentire. Una volta finito di ascoltare il discorso, mentre gli altri applaudono, butta un occhio per vedere dove fosse finita Elisey e addirittura proverebbe ad inforcare le lunette per vedere meglio

    22:22 Aidan: [Tetto Nord] Resterebbe pressochè immobile lo sguardo che cercherebbe di spaziare sull'intera piazza, da sinistra a destra. Si prenderebbe il tempo necessario per cercar di esaminare, con quanta più attenzione riesca a mantenere, la folla, soprattutto le persone ai margini di questa, verso i portici che costeggiano la piazza. Quindi ruoterebbe di circa 90 gradi verso la propria destra e cercherebbe di avanzare fin sul limite del tetto per poter osservare quel che accade nella via sotto di loro. Non porrebbe particolare attenzione alle parole del primo candidato, ben più interessato e concentrato per cercar di far sì che tutto si svolga nel migliore dei modi. L'ovazione della folla lo smuove un po' comunque, convincendolo a portare orecchio a quel che sta dicendo Alvaro <ti rendi conto che dalla prossima settimana dovremo averci a che fare ad ogni riunione del consiglio, vero?> Replica ad Elanor, quasi atono.

    22:26 Arkantos: [Tra I Candidati] Al discorso di Ambrimagio alza le sopracciglia, leggermente interdetto, per poi annuire. Sembra interessato, parecchio. Soprattutto quanto dice riguardo ai ratti cattura la sua attenzione e non poca, tanto che si raddrizza sulla sedia. Quando però è l’altro che prende il posto del vecchio, un’espressione di disgusto si palesa sulle sue fattezze. Non lo nasconde, ma neanche vuole attirare l’attenzione su di sé. Prende un foglio di pergamena, recupera il carboncino e incomincia a scrivere sul retro alcune annotazioni. Annuisce mentre porta il filo con i punti salienti, le mani guantate che scorrono sulla carta in maniera elegante e sopraffina. Fatto questo, andrebbe a voltarsi verso Kitrhin. Per lei non si scomoda neanche di prendere un’altra pergamena.
    22:29 Soana: [Piazza Presso Urna Destra Vicino Al Palco] Il gufo sembra essere fin troppo agitato in quel momento, troppa gente. Anche se lo sta abituando a stare in mezzo alla gente li c’e ne è troppa, e quello è un animale per di piu selvatico. Ispira profondamente andando a cercare di dargli un lieve buffetto < vai al parco.. ora non dovrebbe esserci nessuno e non ci sarà tanta gente.. li potrai stare tranquillo promesso > sussurra in tono dolce, utilizzando la propria lingua elfica, in modo tale da convincere meglio il gufo a fare quello che lei desidera insomma. Accenna un dolce sorriso verso l’animale cercando di dargli una lieve carezza sul petto come a dargli un aiuto in piu. Lo sguardo va a posarsi verso chi si mette a parlare sul palco ascoltando con attenzione quello che viene detto. Arriccia appena il nasino nel sentire le loro “proposte” per farsi eleggere. Scuote appena il capo andando a cercare di muoversi, sperando che il gufo l’abbia ascoltata ad abbia fatto quello che le ha detto prendendo il volo dalla sua spalla, per cercare di andare a sedersi sul tavolo vicino a lei. < Uno vuole soldi per un economia che ora come ora è inutile, e l’altro vuole cacciare chi ha potere solo perche non ne ha lui.. mi sembrano bambini che corrono dietro l’uno all’altro.. > la lingua utilizzata è comune e di certo il tono non è MINIMAMENTE basso, quelli che la circondano possono ben sentire le sue parole. Ignora bellamente le persone che la circondano ora come ora.
    22:29Soana utilizza Affinità Animale + 1d10 (Rango 4, Saggezza 14, Bonus 5, Malus 0, Dado 7) - Totale: 30

    22:38 Kithrin: [Palco] Concittadini, come ha già detto messer Barbambrogio, vi ringrazio per essere accorsi qui numerosi questa sera. Io sono una Sapiente, lavoro presso l’ospedale di questa città. Non mi sono mai schierata, eppure gli ultimi eventi che si hanno segnato profondamente mi hanno portato a salire su questo palco e candidarmi come vostra voce. Ricordo quando, prima della Glaciazione, decenni fa questa città si chiamava Puerto Tampra. Il popolo era aperto e solare. Eravamo una città portuale, gli abitanti erano sempre estremamente accoglienti, con un grande senso dell'ospitalità. A Puerto Tampra si trovavano da sempre genti di ogni dove, specie del sud. <la voce è chiara, calda ed avvolgente atta a raggiungere tutti coloro che sono anche nelle ultime fila della piazza> Spero che molti di voi, questo ricordo lo portino ancora nel cuore perché vedere Assiah in queste condizioni fa male… Forse non tutti lo sanno, ma Puerto Tampra è l’attuale Assiah. Rimessa a nuovo, ingrandita eppure lo spirito di ciò che era, è e sarà, ha reso possibile, proprio qui, ad ogni sopravvissuto dalla glaciazione di trovare riparo e nuova vita. <fa una piccola pausa per osservare con maggiore attenzione tutti i presenti <sono certa che molte sono le difficoltà, le paure, ma non è con le insurrezioni, con i disordini che coinvolgono civili e militari che possiamo andare avanti… il popolo ha diritto di far sentire la propria voce, in modo pacifico attraverso rappresentati che garantiscano loro libertà, neutralità e di tornare a vivere in modo pacifico e tranquillo, scacciando le paure che si annidano nei nostri cuori> trattiene per un attimo il respiro per continuare <io posso portarvi la libertà, la parità di diritti con i nobili, far in modo che le guardie siano oggettive, dimostrare che lo sono… facciamo finire il dolore, facciamo finire la paura… ritroviamo il vecchio spirito di Puerto Tampra; facciamolo brillare nuovamente della cooperazione tra nuovi e vecchi arrivati; conosciamo il nostro vicino, non abbiate paura perché sono diversi da voi… una cosa l’abbiamo in comune “siamo tutti SOPRAVVISSUTI” che lo vogliamo accettare o no. Dobbiamo vivere insieme, quindi meglio tendere le nostre mani in segno di pace, unirci contro un comune avversario che è la glaciazione, piuttosto che implodere in noi stessi> detto questo deglutisce <fatta questa premessa il mio programma verte nel migliorare la vita sociale di tutta la popolazione, specie gli indigenti, chi è stato abbandonato o non ha la possibilità di riuscire a vivere in modo decoroso. Il mio pensiero è di ristrutturare e riparare le baracche, anche abbattendole e ricostrundole se necessario> si ferma e guarda gli altri <migliorare l’ospedale che è l’unica roccaforte alla salute di ogni razza all’interno di Assiah. Se verrò eletta inoltre parlerò con chi di dovere, cercherò finanziamenti per creare un punto di accoglienza per tutti gli orfani, che durante l’avanzata della Glaciazione e la dura vita per giungere qui, sono rimasti senza una famiglia, che possa prendersi cura di loro. In questa struttura, La Rosa dei Venti, i giovani verranno trattati come figli, cresciuti, gli verrà garantita di saper leggere, scrivere far di conto. Quando raggiungeranno l’età adolescenziale, saranno incoraggiati verso il mestiere o la carriera che più si addicerà alla loro persona. La medesima “comunità” accetterà giovani donne in difficoltà, rimaste sole a causa della morte del compagno, rimaste preda di abusi, o semplicemente che non sapendo come sfamare i loro infanti chiederanno asilo in cambio di lavori per il mantenimento della struttura stessa. Sarà aperta anche alla frequentazione delle persone del popolo che vorranno portare il loro contributo per essa. Nessuno verrà scacciato, anzi l'aiuto sarà molto gradito, anche con piccole opere di bene; Sempre all’interno la Rosa dei Venti prevederà camere comuni per ospitare, in cambio del loro lavoro, persone indigenti, che non si possono procurarsi un tetto per la notte. Sarà loro, inoltre consegnato un abbigliamento di fortuna, fin tanto che i loro non saranno rammendati, lavati ed asciugati. Per questi ospiti, come per tutti gli adulti, sarà semplici, andare e venire. Chi fa uso di questa struttura ripaga la gentilezza di chi li ospita, lavorando nel modo in cui sono capaci. Nessuno sarà cacciato da essa, a meno che non voglia andarsene e scegliere una nuova via> fissa tutti i presenti ancora una volta senza timore alcuno <inoltre la mensa per gli indigenti verrà spostata in una struttura coperta, fissa e più grande con tavoli e sedie, oltre al calore di un fuoco, visto il sopraggiungere dell’inverno. Andrà a sostituire quella che i sapienti hanno attualmente creato per aiutare tutte le persone con un pasto caldo, grazie ai fondi monetari sovvenzionati dal Governo> sospira <all’interno della biblioteca, saranno ospitate aule per aiutare ad imparare a leggere, scrivere e fare di conto a tutti coloro ce ne siano interessati, non solo bambini e giovani, ma anche persone adulte, affinché possano sapersi meglio destreggiare al mercato e durante la loro vita di tutti i giorni> fissa ora il rappresentante dei Mercanti <come ha pocanzi riferito il messer Barbambrogio occorre attuare una diversa politica per le risorse naturali derivanti dalla flora e dalla fauna della città e delle aree non sotto l’influsso della glaciazione. Questo vuol dire cercare di migliorare la turnazione delle messi nei campi. Far riposare i terreni durante il periodo invernale e sfruttare i beni immagazzinati secondo delle razioni precise da tutti gli abitanti di Assiah. Come per le colture, anche per la selvaggina dei boschi ed il pescato del mare, prevedere un periodo di “Divieto di Caccia” e “Fermo Pesca” nel periodo di riproduzione e svezzamento dei cuccioli. Per i boschi e le foreste, fare in modo che ogni albero abbattuto venga sostituito da una giovane pianta, così che il legname non venga sfruttato sino al completo esaurimento. Per far si che le regole vengano rispettate, creare un gruppo esterno al governo, specializzati nel tutelare i beni di fauna e flora, dove tutti possono partecipare se competenti.> un piccolo silenzio mentre il sorriso e la quiete non si allontana mai dalla sua persona <occorre anche non sono eliminare la minaccia dei ratti, ma anche aumentare attraverso squadre pagate dal governo la pulizia delle strade, così da ridurre il rischio di malattie e d’invasione di animali e parassiti che possono provocare danni alle persone ed alle cose. Tra cui la possibilità di infezioni o peggio le epidemie> si ferma ed osserva tutti i presenti <con questo avrei finito la mia presentazione> non aggiunge altro ed attende mentre il suo sguardo nero soppesa la folla ed il responsabile del dibattito

    // Kithrin tira Ascendente (Oratoria) + Persuasione + d10

    22:44 Aldariel: [Piazza, Tra La Folla] <uhm..> Stringe le labbra lasciandosi sfuggire un lieve mugolio di interesse e solleva un sopracciglio, ascoltando attentamente le parole dell’anziano. Le braccia si incrociano, lui delinea un sorriso lieve sussurrando tra sé e sé. Usa la sua lingua, tanto e per sé che parla. <barbambrogio sembra un complemento adeguato. Una mente concreta, disposta a pianificare sfruttando il buonsenso.> Si limita poi a sollevare lentamente le mani per accompagnare l’applauso comune, imitando chi gli sta attorno. Sin dall’inizio tuttavia il candidato seguente gli fa storcere le labbra in disapprovazione. Non applaude quando l’altro se ne va, limitandosi a sospirare. <cadilla e un illuso invece. Deludente, peccato.> Fa schioccare la lingua e si muove invece lentamente verso Soana, che ha notato appoggiata ad un tavolo non troppo lontano da lei, andando ad affiancarla. La scruta da sotto il cappuccio, rivolgendole la parola con il solito tono, ma più basso. <ti godi lo spettacolo? Mi e dispiaciuto che quest’ultimo non abbia detto che per accontentare i suoi votanti avrebbe fatto sorgere il sole più tardi per dar loro più tempo per riposarsi, sarebbe stata un’esperienza affascinante vederlo provare.> Il sarcasmo e marcato quanto basta nelle sue parole, assieme ad un lieve ghignetto. La saluta solo con un cenno lieve del capo. <la tua opinione?> Sposta poi lo sguardo su Kithrin quando questa sale sul palco, ascoltandone le parole in silenzio e sollevando entrambe le sopracciglia, strigendo le labbra per pochi istanti. Solo quando questa conclude le schiude, rivolgendosi verso Soana. <...che dire... e... “molto ottimista”?> Le chiede un parere, mostrandosi incuriosito.

    22:50Kithrin utilizza Ascendente (Oratoria) + 1d10 (Rango 2, Persuasione 8, Bonus 0, Malus 0, Dado 8) - Totale: 18

    Il gufo di Soana si libra in volo, volteggiando in alto sopra alla piazza per poi virare altrove. <a me il vecchio ha convinto invece, l’altro è solo un becero al contrario.> Commenta una donna vicino a Soana, alla sua sinistra, in risposta al suo commento ad alta voce, mentre un tizio poco più avanti si volta e le lancia un’occhiataccia, sia a lei che ad Aldariel, per poi voltarsi nuovamente e scuotere la testa. La folla restituisce un lungo applauso al discorso tenuto dalla mezzelfa, per quanto diversi volti siano un po’ perplessi e qualcuno lancia anche un grido di dissenso. <sì bello, ma per tutto questo chi paga?> E uno a lui vicino. <sì, giusto, chi ti paga?!> Gli arriva una gomitata da uno vicino. <ma che hai capito?! Idiota...> Un altro ancora. <vabbè l’abbiamo già sentita sta solfa!> Si leva a quel punto anche qualche sporadica voce a suo sostegno. <lasciatela in pace! Si sta impegnando per noi!> Quindi la raggiunge sul palco il solito ragazzo dell’organizzazione. <ringraziamo miss Cailleach per il suo intervento e passiamo dunque al prossimo candidato: messer Jean Maximilien D’Anton!> Un altro scrosciante applauso si leva dalla folla non appena il nuovo candidato giunge sul palco, acclamandolo con fervore. È un ragazzo sulla trentina, capelli ricci color pel di carota, tenuti raccolti dietro alla nuca, occhi azzurri vispi che vanno ad incrociare quelli di Kithrin quando i due si scambiano di posto. Le rivolge un sorriso amichevole, quindi ruota lo sguardo verso la popolazione riunita in piazza. Indossa dei pantaloni in pelle marrone, una camicia rossa sormontata da un gilet nero, sulle spalle un pesante mantello dello stesso colore. Come quelli di Alvaro sono indumenti semplici, ma dignitosi. <cari concittadini, voglio condividere con voi l’emozione che provo in questo momento. Poiché finalmente il popolo ha l’opportunità di far sentire davvero la propria voce! Sono convinto che finalmente sia possibile un’intesa con il Governo, perciò voglio partecipare a questa svolta, proponendomi come vostro portavoce.> Qualche voce si alza dalla folla, dandogli contro. <È solo uno specchio per le allodole! Sarete i loro burattini!> Altri gli fanno eco. <venduto! Cane del Governo!> Altri ancora gli rispondono. <silenzio, bifolchi! Viva Jean, viva il comandante!> Un certo fermento comincia a montare tra la folla, ma il candidato non si scompone, e prosegue con il proprio discorso. <penso che la figura del rappresentante cittadino possa essere la chiave per portare finalmente libertà, solidarietà ed uguaglianza in questo paese. Ma questo è solo l’inizio, compagni! Intendo fare in modo che il popolo abbia sempre più voce in capitolo nelle decisioni del Governo, il mio progetto è di portare una democrazia diretta nell’Assiah. In futuro, dovrà essere il popolo stesso ad esprimersi per eleggere il Governatore, non solo una ristretta cerchia di persone. Ma prima di allora, ho degli interventi più impellenti che mi preme mettere in atto. Innanzi tutto, un sistema di tasse più equo, ovvero basato sul reddito. È giusto che tutti diano il proprio contributo alle finanze del paese, ma è altrettanto giusto che ognuno lo faccia in base a quelle che sono le proprie possibilità economiche. Intendo inoltre potenziare l’istruzione, per fare in modo che tutti i cittadini possano accedere ad un livello minimo garantito, in modo gratuito. Un popolo acculturato è un popolo indipendente, che ha la forza per prendere le proprie decisioni e che può contribuire allo sviluppo del paese. Troppo spesso questo aspetto è stato trascurato, spesso anche in malafede, preferendo avere una popolazione ignorante e quindi più facile da controllare. Infine, per quanto mi renda conto che si tratta di un progetto ambizioso, è mia volontà istituire un fondo di supporto alle categorie più deboli, come disoccupati, invalidi o semplicemente gli anziani che ormai non possono più lavorare. In tal senso, mi piacerebbe collaborare con elementi validi come messer Barbambrogio, che hanno una mentalità concreta e sanno cosa serve per un miglioramento economico della città. Le nostre idee, riguardo ad un fondo di investimento, non differiscono poi molto, quindi spero vivamente di poter collaborare con lui e trovare un’intesa su questo punto. Allo stesso modo ho percepito uno spirito di solidarietà affine nelle parole della sapiente Cailleach, anch’ella ha a cuore come me le categorie più deboli, perciò vedo i margini per una futura collaborazione. Vi potrà sembrar strano il mio rivolgermi così a quello che dovrebbe essere un avversario, ma penso che prima ancora di avversari, noi candidati siamo persone che credono fermamente nella possibilità di fare qualcosa per la nostra città, e quindi sia normale cercare una collaborazione tra di noi. Soltanto quattro di noi saranno eletti, ma ritengo che non ci si debba limitare al raggiungimento dell’elezione, ma guardare più avanti, a quando saremo insieme nelle sale del Governo a plasmare il futuro di questo paese. Vi ringrazio, concittadini, per il tempo che avete dedicato ad ascoltare le mie parole, possiate fare la vostra scelta con giudizio!> Ciò detto alza la mano sinistra in cenno di saluto alla folla e con un sorriso sereno si allontana dal palco. L’ennesimo applauso scrosciante acclama il candidato che lascia la pedana, numerose grida di approvazione vibrano nell’aria. <viva il comandante D’Anton! Per la libertà! Per il popolo!> Ma altrettanti fischi di disapprovazione uniti a grida sguaiate. <cane! Venduto!> A queste alcuni rispondono spintonando chi le ha lanciate e ben presto l’atmosfera tra la folla inizia a surriscaldarsi pericolosamente.

    // TURNI: Elanor, Klair, Aidan, Arkantos, Elisey, Soana, Kithrin, Aldariel; massimo 5 minuti ad azione, 7 per il primo dopo il master
    // Scusate, ho dimenticato di annunciare il prossimo candidato ^^" //ON: L'annunciatore fa cenno adesso ad Arkantos che è giunto il suo turno per l'intervento, quindi grida cercandosi di farsi sentire dai presenti. [È adesso il turno di messer Arkantos!]

    23:25 Elanor: [Tetto Nord] Gli occhi scarlatti si adagiano su Aidan <sì, ma sono sicura che la prossima settimana potrebbe iniziare ad avere idee molto diverse, se davvero fosse eletto> un sorrisetto sghembo sulle labbra tumide e pallide, prima di tornare con gli occhi sulla piazza, nuovamente indagatrice. Inspira profondamente, accogliendo nuovamente quel miscuglio di odori su cui quello del sangue, fortunatamente, predomina <in questo momento vorrei gettarmi di sotto dal tetto, e iniziare a mordere a caso in giro... ma ho come l’impressione che molti non la prenderebbero benissimo> commenta ancora, probabilmente manifestando la sua sete, una sete che molto probabilmente stasera ha tutta l’intenzione di placare. Sale dunque sul palco Kithrin, gli occhi si soffermano su di lei solo per pochi istanti, scivolando nuovamente altrove, con l’intenzione di rimanere vigile su ciò che la circonda, in ogni caso continuerebbe ad ascoltarla <fosse così semplice...> commenta al termine, seguendo con un’espirazione. Ed ecco, a salire dopo Kithrin, Jean; gli occhi lo osservano con una certa curiosità, le orecchie appaiono attente alle sue parole, interessate, come un cacciatore che ha individuato la propria preda <lui mi piace> ammette a voce piuttosto bassa, un sorrisetto sghembo <e sembra che sia anche una persona importante, per il popolo...> una pausa <molto... molto interessante> come tentando di assimilare a pieno i suoi lineamenti, il timbro della sua voce, nome e ideali, in modo da poterli ben identificare per il futuro. Gli occhi si posano su Aidan <sbaglio o la folla sta iniziando ad agitarsi?> domanda <ritieni che dovremmo fare qualcosa?> chiede anche la sua opinione, le iridi che si spostano nuovamente verso la piazza.

    23:31 Klair: [Piazza Sotto Palco] Ascolta il dire dei candidati con molta attenzione ed ora per educazione comincerebbe ad applaudire. Cercherebbe piano piano di assimilare qualche lineamento dei candidati per poterli riconoscere. Ascolta Kithrin e ascolta Jean ed applaude. Successivamente andrebbe ancora con lo sguardo alla ricerca di Elisey, dato che la folla comincia ad avere un certo fermento. Una volta che l'abbia trovata le direbbe <<eccoti qui, Elisey>> le si avvicina tranquilla. Un braccio, se le fosse concesso, si porterebbe verso il suo busto come per abbracciarla per un attimo e rassicurarla <<stammi vicino, tesoro mio, ho idea che qui la folla stia riscaldando un po' gli animi>> glielo dice e poi le rivolge un sorriso <<dobbiamo fare attenzione>>

    23:38 Aidan: [Tetto Nord] Sospira un paio volte dopo che Alvaro ha finito il proprio intervento, cercando di non farsi distrarre troppo dalla delusione per la calda accoglienza che la popolazione riserva al suo discorso <abbiamo rischiato la vita per questi...> Una smorfia gli piega i tratti del viso, quasi un sorriso al commento di Elanor <non avrei nulla da ridire se cambiasse idea> Nulla replica invece in merito al suo desiderio di sangue; si volgerebbe nuovamente verso la piazza, l'attenzione che va ora da destra verso sinistra e si sofferma sul palco, cercando di scorgere meglio quel che accade intorno ad esso ora che è Kithrin a parlare <sarebbe servita dieci anni fa una persona così, forse ora non saremmo a questo punto.> Pare meno ottimista del solito il Tenente stasera, passerebbe dietro ad Elanor e cercherebber di portarsi alla sua sinistra, l'attenzione che si soffermerebbe sul palco. D'Anton inizia il proprio discorso <questo rischiano di mangiarselo vivo...> Un velo di preoccupazione contrae l'espressione dell'uomo alla domanda della moglie <per ora vediamo se bastano le buone maniere> Tace quindi, un respiro più profondo per cercar la concentrazione e tentare di svegliare il proprio potere, e cercar di utilizzarlo per inviare una missiva magica al comandante delle truppe in piazza, missiva che sarebbe visibile a lui soltanto e reciterebbe <sono Aidan. Cercate di tenerli calmi senza usare la forza>
    23:38Aidan utilizza Potere Arcano + 1d10 (Rango 17, Intelletto 17, Bonus 0, Malus 0, Dado 6) - Totale: 40
    23:39Aidan lancia Missiva Magica (Incantesimo, Trucchetti Arcani)
    Questo incantesimo consente di scrivere un messaggio con il pensiero a qualcuno. Il messaggio comparirà sotto forma di missiva al destinatario, che comunque dev’essere una persona incontrata almeno una volta, e fluttuerà attorno a lui. L’incantatore deve specificare, al momento dell’incantesimo, come desidera recapitare il messaggio poiché esso potrà manifestarsi in due modi. Il primo metodo prevede che la missiva sia invisibile se non all’occhio di colui che l’ha ricevuta e che si distrugga subito dopo la lettura, il secondo prevede che essa, dopo essere stata toccata, si manifesti come una semplice missiva. La scrittura è anonima e non può in alcuna maniera essere caratterizzata; in entrambi i casi la missiva sarà invisibile a chiunque tranne che al bersaglio finché questo non la toccherà, potrà comunque essere scorta tramite l’incantesimo “Vista Arcana” o altri incantesimi atti a rivelare le fonti magiche. Il mittente della missiva sarà rivelato unicamente se si firmerà, altrimenti non sarà riconoscibile.
    Raggio d’azione: Illimitato
    LIVELLO 0:
    Lancio: 1 turno
    Durata: Fino a raggiungimento / Permanente
    Punti Mente: 1

    23:39 Arkantos: [Palco] Si alzerebbe, quindi, andando a sorridere alla folla. Un occhiolino verso Klair, uno sguardo complice verso Aldariel. <calma, amici miei! Calma!> vocia alto il nostro nobiluomo <se non vi piace, non lo voterete. Non c’è bisogno di dissentire in maniera così inelegante. Siate signori. Dimostrate ai nobili che la differenza tra noi e loro è solo nel reddito e che anche noi possiamo essere educati.> Si sistemerebbe sul palco, e aspetterebbe che il vociare provocato dalle precedenti arringhe finisca. Inforca gli occhiali da lettura che caccia fuori dal tascone interno della giacca per poi andare a proferire, con la sua voce calda e suadente, in maniera calma e lenta <grazie per essere qui, a voi tutti. Più volte dovremmo pensare a quanto siete importanti, voi che permettete tutto questo e ci date l’onore di far sentire le nostre voci.> annuirebbe, poi, andando a guardare il primo candidato, prendendo una delle pergamene e incominciando a leggere sommariamente i punti scritti, per poi pronunciare, a braccio <grazie ad Ambrimagio, il suo intervento sull’economia è stato esaustivo, tuttavia mi sento di dire che la soluzione per i ratti sia un po’ troppo crudele. Sono comunque esseri viventi, e il trattamento che ha intenzione di dargli, prima della loro morte, è leggermente inumano, e si rischierebbe di andare contro la nostra costituzione. Precisamente nell’articolo quattordici. Sebbene si rivolga esclusivamente agli animali con un padrone, non hanno meno vita e dignità, i ratti in questione, preferendo io in prima persona dargli una morte veloce. Quindi, con il mio programma che viene in soluzione, l’dea era di mandarci dei volontari tra i cittadini con una scorta di reclute, se il Governo lo permette, in modo che possano fare esperienza e che sfruttino ciò che hanno imparato in caserma per aiutare i cittadini. Prendendo delle reclute, si lasciano le persone più competenti ai problemi più intricati della città, e più pericolosi. > andrebbe quindi a sorridere ad Ambrimagio <tuttavia, sappiate che vi reputo uno dei miei avversari più competenti, e che provo molto rispetto per voi e la vostra professione, come per il vostro programma.> detto questo andrebbe a rivolgersi al secondo, con un volto angelico <ringrazio Alvaro.> per poi diventare freddo e intransigente <per avermi ricordato quanta pochezza e ineleganza esistono nel mondo.> si rivolge quindi al pubblico, in maniera animata, ma non scomposta <se i maghi dovessero essere censiti perché pericolosi, così dovrebbero le persone armate. La magia non è altro che uno strumento nelle mani di umani, elfi, mezzelfi, essenziali, come lo potrebbe essere un pugnale. Che differenza c’è tra energia fisica, energia vitale e energia conferita dagli dei? C’è chi non riesce a dar di spada, c’è chi non riesce a fare magia, e per questo dovremmo differenziarci?> scuote la testa, amareggiato, per poi tornare sul candidato <in questi tempi bui, davvero gli unici problemi che vedi sono milizie e persone a te differenti?> poi di nuovo verso il pubblico, come se detenesse la verità sulla punta della lingua <vi dirò una cosa: ci si nasce, in un mondo pieno di sconosciuti. L’unica cosa di cui abbiamo coscienza, appena aperti gli occhi, è la luce e delle mani estranee che ci sottraggono al grembo di nostra madre. Cosa ci permette di vivere con gli altri, se all’inizio ci è tutto così estraneo? L’abitudine. Ora siete spaventati per queste novità, e lo capisco, ma invece di viverle come minacce, perché non guardare a questa diversità come una risorsa per farci forza in un momento così difficile? Davvero vi bastano due parole urlate al vento per inneggiare un folle che non ha mai visto nulla che non vada oltre il suo naso?> lo indica senza guardarlo in volto <io vi conosco, ci sono stato tra voi, per anni. Avete dimostrato di essere misericordiosi, mi avete accolto quando neanche la mia famiglia mi voleva. Dimostrate di essere grandi ancora adesso. Se temete che l’umanità sparisca, allora dimostratela. Siate umani, non abbiate paura. Dimostrate alle persone care che c’è speranza, aiutatevi tra di voi. Ma non sostituitevi alle autorità, non tentate di farvi giustizia da soli. Macchiarvi di questo peccato non vi si addice. Siete materni e calorosi, lo so, e non permetterò ad un ragazzino invasato qualsiasi di trasformarvi in persone piene di odio.> dopo questo, andrebbe a scartare i primi fogli, quelli scritti col carboncino al momento, per poi tirare fuori quelli scritti in bella grafia con l’inchiostro. Si schiarisce la voce, e riprende, gli occhi ambrati che guardano il pubblico e solo occasionalmente finiscono sulla carta per guardare i punti. <grazie a Kithrin per la sua esposizione. Incominciamo col dire che è una persona meschina ed inaffidabile. Non solo perché nel suo programma dà tutto per scontato, promettendo cose monetariamente improbabili, ma perché punta al vostro buon cuore, sfruttandolo per avere i vostri voti, giocando con il vostro desiderio di pace per salire al potere non sapendo se effettivamente le sue "proposte", che sembrano più imposizioni, potranno essere attuate. Davvero l'Assiah ha bisogno di qualcuno che promette senza sapere come lo prenderà il governo? Rischiando di non mettere sul tavolo nulla, se non parole e scuse? Proteggendosi dietro al dito del "non me l'hanno fatto fare"? Anche io avrei potuto scrivere nel mio programma che avrete cibo, casa, ricchezze. Ma non me la sono sentita di dire fandonie, di farvi illudere, di portarvi lontano dalla realtà. Non mi credete? Ne avete il diritto, ma vi invito ad analizzare con me, punto per punto, il presunto programma della mia avversaria. Innanzitutto, cosa ci dice di lei? Che è una sapiente. Ci rinfaccia il titolo e la sua posizione societaria, ponendosi come se la cosa dicesse tutto di lei, come se avesse un'autorità su di voi, cittadini, ponendosi una spanna più in alto. Avrei potuto farlo anche io, con un titolo più importante, sebbene ormai privo di valore. Avrei potuto far valere il mio cognome. Ma non l'ho fatto, ed il motivo è che se si vuole fare il rappresentante del popolo, si deve essere un cittadino. Bisogna porsi allo stesso livello di chi, con fiducia, delegherà la sua rappresentanza. Che io sia un nobile, che lei sia una sapiente, è secondario. Ma andiamo avanti. Spezziamo una lancia a suo favore: almeno si è preoccupata dei casi discriminatori avvenuti ultimamente, MA, poteva sinceramente formulare meglio il suo intento. Tutti siamo grati agli abitanti di Puerto Tampra per averci accolti in un momento di difficoltà estrema, e siamo onorati di poter rimanere in questo ultimo lembo di terra che la glaciazione ha risparmiato. Ma continuare a differenziarne ORA gli abitanti, per quanto lei si ponga per il cosmopolitismo, dividendoli tra NOI e LORO rende vana qualsiasi tentativo di Kithrin di parlare di unione e conterraneità e inoltre si rivolge solamente a chi vi abitava da prima, non ai nuovi cittadini. Abitiamo ormai di diritto questa terra perché abbiamo diritto alla vita. Basta differenze, noi siamo cittadini dell'ormai Assiah. Certo, ricordiamo con gratitudine il passato, ma adattiamoci al presente e proiettiamoci verso il futuro. Andiamo ancora avanti: migliorare le baracche. Sarebbe un sogno. Ma con quali grifoni? Noi siamo poveri, non abbiamo tutte le risorse che potevamo vantare tredici anni fa. Mettiamo anche che il Governo finanziasse un'iniziativa simile: esaurirebbe i materiali in corso d'opera. Le persone con le abitazioni (perché hanno una dignità finché danno un tetto sulla testa, non sono baracche) abbattute, dove andrebbero a ripararsi? Se a stento abbiamo una tendopoli, perché non riusciamo ad avere un luogo per ogni abitante dell’Assiah, come pretendiamo di migliorare delle abitazioni già esistenti? Andando ancora avanti. Migliorare l'ospedale aggiungendo nuove sale operatorie e camere per i pazienti. Chi è lei, l'archiatra? L'Ospedale ha mensilmente del denaro che è compito di questo gestire, come meglio crede e in base a dove pongono l'accento le necessità. In questo modo si creerebbe un conflitto di interessi tra il rappresentante che deve mantenere la promessa del voto, e l’archiatra che conosce per bene i bisogni e le possibilità dell'ospedale, che, per rispettare quel che dice Kithrin, avrebbe bisogno di essere ampliato. Andiamo ancora avanti, che la cosa si fa divertente. La rosa dei venti. Certo, cosa meglio del “chi pensa ai bambini?” per raccogliere voti? Questo POTREBBE essere fattibile, se il Governo scegliesse di finanziare l'orfanotrofio. Ma quello che critico è il gusto di questa proposta. Premere per un'istituzione del genere dovrebbe essere un’iniziativa spontanea dopo le elezioni, non uno specchietto per le allodole. E non vado oltre. Mettere i bambini nel piano elettorale, è di una bassezza infinita, soprattutto se utilizzati da carne da macello per le congreghe, invitandole a sottrarre bambini a piacimento per il proprio profitto. Non vi basta? Vogliamo andare avanti? Ma queste le facciamo veloci, mi rendo conto che il tempo è poco. Mensa per indigenti: con fondi del Governo accordati con chi? Dà per scontato il coinvolgimento del Governo, non mettendo in conto che vi siano trattative da compiere in merito. Avanti veloce. Miglioramento dello sfruttamento delle risorse. Questa è una proposta ragionevole, ma significherebbe togliere il lavoro a pescatori e cacciatori e agricoltori che hanno solo questo per vivere, aumentando il prezzo di carne e pesce e raccolto. Ci pensano già i ranger a fare il loro lavoro, perché essere ridondanti? È qualcosa che è già stata approvata dal governo e non ha senso rimetterla nel programma. E infine, quello che mi tocca più dal profondo: l'igiene. Su questo non posso dire niente. Perché? Perché l'ho scritto io. È sotto gli occhi di tutti il fatto che io abbia pubblicato e distribuito le mie proposte prima della diretta interessata. In separata sede mi ha anche detto, con il prefetto è il tenente Lockheart presenti, che derattizzare il suolo pubblico non la trovava favorevole, facendo una pessima figura con i presenti. E LEI propone un punto di programma simile? Il plagio mi sembra evidente. E gli applausi che le avete fatto se li merita, si, ma per la faccia tosta di aver copiato spudoratamente il punto di un suo avversario. > detto questo livellerebbe le pergamene con un paio di colpetti, per poi riporle all’interno della giacca di pelle <d’Anton ha la mia più completa approvazione, su di lui non ho da dire niente se non belle cose, che sarebbero scontate da dire.> ammette, sorridendo alla volta del rosso, per poi tornare sul pubblico. <queste sono le motivazioni per non votarli. Affido al vostro buonsenso la scelta, e non mi dilungherò sul mio programma. Non c'è bisogno che io ve lo spieghi qui, sono stato tutti questi giorni a mettermi in prima fila per parlarvi, e chi frequenta le strade lo sa bene. Tuttavia se avete domande, la mia umile “baracca” è nei vicoli, insieme a voi. Potrete rivolgervi a me, direttamente, davanti ad un calice di vino.> detto questo, andrebbe a riporre gli occhiali, disinforcandoli e appendendoli allo scollo a v della camicia di finto raso <grazie per l'attenzione, siete nel mio cuore e lo sarete indipendentemente dai risultati di questa elezione.> detto questo, lascerebbe spazio a chi di dovere.

    23:41 Elisey: Si lascia lascia abbracciare tranquillamente da Klair <mamma...si eccomi...ti voglio tanto bene! Io comunque non riesco a credere che Marie non sia più qui non può essere lei sono convinta che sia viva e magari ha bisogno del mio aiuto. Quella che hai visto tu di tomba deve essere un'altra Marie.> la guarda con sguardo amorevole. <che cosa ci posso fare che cosa ci può succedere?>

    23:56 Kithrin: [Zona Candidati] Resta ancora per un istante alla vista della popolazione. Lo sguardo rimane sempre sorridente ed immutato nonostante quello che le viene gridato addosso. Non replica, ma cerca con i suoi sensi aguti di comprendere chi siano esattamente, quindi di buon grado si ritira verso il fondo del palco, da dove poco prima aveva preso ingresso. Incrocia l'altro candidato, allarga il sorriso, cerca i suoi occhi <buona fortuna> nulla di più, mentre rientrando un sospiro <almeno non mi hanno chiamato feccia!> come sparisce dalla scena cerca la sedia, ci si siete. Inizia a fissare il proprio programma, mentre le orecchie a punta percepiscono la folla farsi più agitata. Quindi i passi di Arkantos che viene annunciato. Non gli rivolge mezza parola, resta lì riflessiva, mentre serra le mani e stropiccia le pergamene che contengono il lavoro di giorni. Occhi che si fanno lontani, quasi assenti nella sua persona, attende la fine delle presentazioni e del simposio. Ma dal suo seggio non può fare a meno di percepire perfettamente le parole che le vengono vomitate addosso dall'altro candidato Arkantos. Gli occhi tornano la presente, le mani si serrano, così come la mascella della mezz'elfa. Lo sguardo prima e la testa poi vengono rivolte verso il podio dove l'altro sta infangando il suo buon nome ed il suo programma, SOLO il suo. Respira a fondo mentre mormora lentamente appena percepibile <lux et Iustitia caleranno su di te, perchè gli uomini non hanno occhi per vedere nel cuore, ma gli dei si, decaduto> il tono sempre caldo ed avvolgente

    23:57 Soana: [Piazza Presso Urna Destra Vicino Al Palco] Lo sguardo va a posarsi verso l’umana che le ha parlato, inclinando appena il capo verso destra. Un sorriso quasi gentile si dipinge sulle sue labbra < non dico di no signora, ma a causa di questa glaciazione, non abbiamo commercio con nessuno, anzi non credo ci sia qualcuno li.. far girare l’economia vuol dire prosciugare chi è piu povero per avere soldi per un futuro che non si sa quando potrebbe avverarsi. > seria nel dire quelle parole, ed il tono non va ad abbassarsi anzi, rimane abbastanza udire da chi la circonda. Sposta lo sguardo verso Aldariel che le si è avvicinato < bhe il mio parere è semplice. Uno vuole soldi e l’altro vuole limitare il potere di altri che lui non ha. Gli esseri umani cercano sempre avere potere, e prendere una carica come “voce del popolo” vuol dire potere. Per di piu vorrebbe vietare la magia quando questa e quella divina possono essere gli unici modi per poter distruggere la glaciazione? Mi sa che sia solo la sua gelosia. > spiega verso di lui per poi sentire il discorso di Kithrin. Arriccia appena le rosee per poi sospirare < belle parole, bellissime non dico di no.. ma vediamola in questo modo, in un modo molto piu semplice. Un sapiente che chiede piu soldi per l’ospedale.. una cosa che potrebbe essere vista come “se io divento la vostra voce e riesco a farmi dare ascolto i soldi vanno tutti ai sapienti”. Che i suoi ideali siano belli non dico di no.. infatti la parte dell’agricoltura potrebbe essere interessante ma.. per quanto lo faranno? Dopo quanto la gente si stancherà non credi? > domanda verso di lui senza troppi problemi per poi tornare a spostare lo sguardo verso il palco quando D’Alton va a fare il suo, va a dire quello che potrebbe essere il suo proposito per il governo, e per il popolo < ecco.. questo sembra avere un po' piu cervello rispetto a molti altri umani.. > sospira lievemente andando a leccarsi lievemente le labbra andando a poggiare ambedue le mani sul bordo del tavolo per poter sporgersi appena verso avanti < mh.. forse veramente potrei votare qualcuno.. forse.. ma nessuno si è porto il dubbio della differenza razziale > sospira lievemente scotendo il capo. Sposta lo sguardo verso il nuovo umano che si va a portare sul palco e che parla.. parla senza prender fiato e lei va ad inarcare il destro sopracciglio < bhe.. belle idee.. qualcuno che insulta altri però ha qualcosa di interessante.. non completamente d’accordo ma ha qualcosa di interessante.. ma è un nobile, anche se decaduto.. però voglio sapere quante di queste parole sono veritiere o se sono solo belle parole.. > sospira appena per poi andare a socchiudere gl’occhi per pochi attimi < l’unica motivazione per il fatto che io non mi sono candidata è perche sono un elfa.. > borbotta in fine verso Aldariel andando a spostare lo sguardo verso di lui nel dire quelle parole..

    00:04 Aldariel: [Piazza, Tra La Folla] L’elfo non si scompone nel notare l’occhiataccia, alla quale risponde con semplice indifferenza ed un lieve sorriso. Cos'e un’ occhiata in piu per chi ha vissuto più di un secolo disinteressandosi del disprezzo altrui? Le iridi azzurre si spostano invece sul prossimo protagonista della serata, un individuo che si rivela interessante sin dall’inizio. Passa al comune, imitando Soana. <disprezzo sin dal principio. Eppure non si scompone. Disciplina, fermezza, e che cosa abbiamo qui... idee interessanti, un cambio di governo? Istruzione? Non so quanto sia applicabile ciò che propone, ma sembra esserci una mente dentro quella testa.> Il sorriso si allarga, facendosi decisamente più divertito di prima. <cio che ha detto non e errato. Scegliere un radicale non servirà a nulla, i quattro rappresentanti devono coordinarsi e formare un fronte unito se vogliono che la loro voce venga ascoltata anche solo marginalmente. Curioso lo chiamino “comandante”, forse un tempo era un soldato. Apprezzato e disprezzato in parti uguali, deve essere qualcuno disposto a prendere decisioni indesiderabili se necessario. Peccato non sapere di più su di lui.> Finalmente poi giunge il turno di Arkantos, e da sotto il cappuccio l’uomo noterà che l’elfo gli rivolge un sorriso lieve. Poi semplicemente l’ascolta in silenzio, risparmiando commenti sino alla fine. Poi, l’unico commento che gli rivolge e iniziare a battere le mani con un po più d’impegno rispetto a prima, concedendogli un applauso indipendentemente da quella che sarà la risposta del pubblico li attorno. Scruta poi Soana, con curiosità. <questo e vero. Ma per economia, credo si riferisse all’economia interna cittadina. Presumo la sua intenzione sia quella di migliorare logistica ed infrastruttura, badando all’eliminazione di pericolosi fattori vincolati al benestare pubblico. Ma lo ha detto in un modo semplice, vincolato ai problemi sofferti dalla città.> Poi alza le spalle, rispondendo così. <per questo ottimista. Molti hanno bisogno di sostegno, e le sue sono “buone idee”, ma ogni manovra richiede consumo e posizionamento di risorse, oltre che personale con un certo tipo di qualifiche. E inutile mandare a caccia un contadino, o a pesca un fabbro, perché non essendo la loro professione prima vanno istruiti. Ma del resto, il vero problema di queste idee e proprio la loro esecuzione. Questa è la parte più difficile del loro lavoro.> Finalmente le rivolge un sorriso lieve. <ah? Sarebbe stato interessante vedere un difensore del popolo della nostra stirpe. Punti di vista che si basano su culture diverse permettono di vedere una stessa situazione in modi molto diversi, così come cambiano le priorità. E un punto importante all’ora di poter davvero parlare per il popolo. Ce ne sono altri?> Leva un po il capo, osserva il palco cercandoci qualche volto che ancora non ha parlato.

    // Arkantos tira Ascendente (Oratoria) + Persuasione + d10

    00:11Arkantos utilizza Ascendente (Oratoria) + 1d10 (Rango 5, Persuasione 13, Bonus 0, Malus 0, Dado 10) - Totale: 28

    // Tutti tirate Conoscenze (Società) + Intelletto + d10

    00:11Arkantos lancia 1d10 - Risultato: 8
    00:11Aidan utilizza Conoscenze (Conoscenze Società) + 1d10 (Rango 5, Intelletto 17, Bonus 0, Malus 0, Dado 2) - Totale: 24
    00:11Elanor utilizza Conoscenze (Conoscenze Società) + 1d10 (Rango 10, Intelletto 25, Bonus 2, Malus 0, Dado 9) - Totale: 46
    00:11Klair utilizza Conoscenze (Conoscenze Società) + 1d10 (Rango 6, Intelletto 10, Bonus 0, Malus -5, Dado 5) - Totale: 16
    00:12Soana utilizza Conoscenze (Conoscenze Società) + 1d10 (Rango 4, Intelletto 11, Bonus 0, Malus -5, Dado 2) - Totale: 12
    00:12Kithrin utilizza Conoscenze (Conoscenze Società) + 1d10 (Rango 5, Intelletto 14, Bonus 0, Malus 0, Dado 7) - Totale: 26
    00:15Arkantos utilizza Conoscenze (Conoscenze Società) + 1d10 (Rango 1, Intelletto 13, Bonus 0, Malus 0, Dado 9) - Totale: 23
    00:20Aldariel utilizza Conoscenze (Conoscenze Società) + 1d10 (Rango 2, Intelletto 10, Bonus 0, Malus -5, Dado 7) - Totale: 14

    L’aspetto del rosso e l’appellativo che gli viene dato, “Comandante”, fanno scattare qualcosa nei ricordi di Elanor e Kithrin, riguardo alcune voci sul leader del Fronte Rivoluzionario. Elanor in particolare non ha dubbi, sembra trattarsi proprio di lui, difatti circolava la voce che si sarebbe candidato come rappresentante, e questo spiega anche la grande acclamazione ricevuta dalla folla, così come il disprezzo di quelli che sembrerebbero essere esponenti dell’avversario Fronte Popolare. La missiva magica di Aidan arriva a destinazione ed il comandante dà ordine alle truppe di calmare le acque. Un manipolo di soldati si fa largo tra la folla avvicinandosi alle teste calde, che non fanno a meno di notare l’avanzata dei militari. Lì per lì i facinorosi sono indecisi se passare alle maniere forti o lasciar perdere, ma sono anche le parole di Arkantos che in quel momento si appella alla folla a convincerli a desistere. Barbambrogio annuisce con un sorrisetto alle sue parole, mentre Cadilla gli lancia un’occhiata tagliente, prima di lasciare l’area del palco per allontanarsi dalla folla, con aria nervosa, muovendo in direzione nord della piazza. Al termine del discorso di Arkantos, sebbene di tanto in tanto si senta gridare qualche “buffone!” o “disonesto!”, la folla gli rivolge una sentita ovazione ed i “bravo!” ed i “sei un mito!” sovrastano di gran lunga ogni commento negativo. Gli dà adesso il cambio sul palco una donna dal fisico alto e slanciato ed il portamento regale, che gli rivolge uno sguardo neutro prima di voltarsi verso la popolazione. [È adesso il turno di lady Vanessa De Takugi!] Commenta l’annunciatore ad alta voce, anche se ormai inizia ad averla finita. La nobildonna veste un lungo abito nero elegante, che si intona con i fluenti capelli corvini lasciati sciolti dietro alla schiena ed i suoi occhi color ebano. [Gentili concittadini, sarò concisa. In quanto esponente di una famiglia nobile, il mio intento è di far sì che lo strappo che si è formato tra il popolo e le casate nobiliari possa essere ricucito ed insieme poter collaborare per far nuovamente rispledere l’Assiah. Perciò, il mio programma consiste nel dare la possibilità ai cittadini di ricevere protezione e lavoro affiliandosi alle famiglie nobili. Sarà garantito un vitto e un alloggio dignitoso a chi non lo ha, oltre che un lavoro debitamente retribuito. Quello che desidero è un rapporto di mutuo supporto tra nobili e popolo, non di sfruttamento o prevaricazione! Ma andiamo avanti, non voglio rubarvi troppo tempo. Un altro punto che mi preme è l’istituire un’assemblea dei cittadini che si riunisca mensilmente per discutere, tutti insieme, braccianti, militari, manovali, sacerdoti, nobili, mercanti... insomma, ogni membro della nostra comunità, per discutere, dicevo, e decidere quali misure portare all’attenzione del Governo. È mia intenzione far sì che noi nobili abbiamo un ruolo primario nell’organizzazione di tali eventi, fornendo gli spazi necessari a radunare un così gran quantitativo di persone e garantendone il corretto svolgimento. Infine, vorrei dare la possibilità ai privati cittadini così come alle organizzazioni e alle congreghe di poter arruolare delle milizie private che garantiscano la loro incolumità e veglino sul regolare svolgimento delle loro attività, senza dover necessariamente fare appello ai militari e gravare quindi sul Governo, già sufficientemente oberato di lavoro. Per il momento questo è quanto, ma il mio impegno per rendere Assiah un paese rigoglioso e civile non si limiterà certo a questo, se deciderete di eleggermi come vostro rappresentante.] Ciò detto, accenna un inchino e torna a prendere posto dietro al palco, lasciando che l’annunciatore torni su di esso. [Bene, anche l’ultimo intervento si è concluso, siete quindi invitati a dirigervi ordinatamente ad una delle quattro postazioni delle urne agli angoli della Piazza, così che possiate esprimere le vostre preferenze!] La folla inizia quindi a smembrarsi, dirigendosi pian pano verso i quattro angoli designati per le votazioni. // Tirate tutti Consapevolezza + Saggezza + d10

    00:30Aidan utilizza Consapevolezza + 1d10 (Rango 4, Saggezza 12, Bonus 0, Malus 0, Dado 2) - Totale: 18
    00:30Klair utilizza Consapevolezza + 1d10 (Rango 3, Saggezza 12, Bonus 0, Malus 0, Dado 8) - Totale: 23
    00:31Elanor utilizza Consapevolezza + 1d10 (Rango 10, Saggezza 10, Bonus 0, Malus 0, Dado 4) - Totale: 24
    00:32Aldariel utilizza Consapevolezza + 1d10 (Rango 2, Saggezza 11, Bonus 0, Malus 0, Dado 7) - Totale: 20
    00:32Soana utilizza Consapevolezza + 1d10 (Rango 3, Saggezza 14, Bonus 0, Malus 0, Dado 3) - Totale: 20
    00:32Arkantos utilizza Consapevolezza + 1d10 (Rango 1, Saggezza 9, Bonus 0, Malus 0, Dado 8) - Totale: 18
    00:34Kithrin utilizza Consapevolezza + 1d10 (Rango 3, Saggezza 7, Bonus 0, Malus 0, Dado 5) - Totale: 15

    // ATTENDERE RESPONSO
    // E INVECE NO... proseguiamo, turni: Elanor, Klair, Arkantos, Elisey, Kithrin, Soana, Aldariel; massimo 5 minuti per azione, 7 per il primo dopo il master

    00:37 Elanor: [Tetto Nord] Ascolta le parole del marito, gli occhi scarlatti su di lui alcuni istanti <lascialo a me, e lo farà... se lo uccidessi passerebbe come martire e farebbe ancora più danni... ma se cambiasse opinione...> una pausa <cadrebbe la sua credibilità e questi stolti non avrebbero più alcuna voce nel Governo> replica. <mh> mormora allora, quando lui le si avvicina <sì, vediamo se lo capiscono con le buone... stammi vicino> sorride al marito. Rimane chinata, le ginocchia che si conducono a terra mentre immobile diverrebbe, placida statua di marmo bianco, le braccia che discendono lungo i fianchi, l’espressione del suo volto placida, gli occhi che rimangono aperti, le labbra chiuse. E’ piuttosto tranquilla, il suo animo quieto ma ulteriormente tenterebbe di svuotarlo da ogni emozione e sensazione. Ogni sua percezione tenta di acquietare, l’udito fine tenta di isolarsi dal tutto, incluso il discorso di Arkantos, per quanto sicuramente interessante... probabilmente lo riprenderà in separata sede, catturandolo magari dai ricordi di Aidan. I respiri cessano evitando di condurre a lei odore alcuno in merito al sangue, così come le sensazioni tattili che attualmente rimangono attive, a causa del flusso di sangue che continua a irrorare i suoi organi. Di assopire tenta ogni suo pensiero che non sia legato all’incantesimo, allontanarlo assieme ad ogni emozione, d’altronde nulla, in questo momento, dovrebbe perturbarla, rendendola forse placida superficie delle acque di un lago. La muscolatura corporea cercherebbe di rilassare, imprimendole unicamente la forza necessaria per sorreggersi nella posizione assunta e qualora in tutto questo fosse riuscita, tenterebbe dunque di ottenere la concentrazione. Se in questo potesse riuscire tenterebbe dunque di mantenerla salda, al fine di spostarla alla ricerca delle proprie energie magiche, sul flusso di energia che si concentrerebbe entro il suo corpo, incrementato dal marchio dell’Occhio Nascosto, celato dalle pesanti maniche degli abiti, sull’interno del polso sinistro, per poi veicolarla all’indirizzo di Wird all’interno del proprio destro polso, incastonata tra radio ed ulna. Se vi riuscisse la farebbe in essa penetrare per poi fuoriuscire nuovamente, arricchita della sua energia, in modo che possa completamente andare ad avvolgerla. Immobile intanto permarrebbe e se riuscisse a focalizzarsi su essa tenterebbe dunque di richiamarla a sé, di prenderne il controllo tentando di farla scorrere come un fiume in piena entro di sé. {Livello 4; Turno 1/2}

    00:40 Klair: [Piazza Sotto Il Palco-urna] Nota bene da sotto il palco che Arkantos le fa l’occhiolino. Non dice una parola, non si muove ma fa in modo di avere un viso ed un’espressione morbida. Ascolta anche il dire di Arkantos e per educazione applaude. Sussurra però tra sé <<questo affronto non te lo meriti, amica mia>> riferendosi a Kithrin. Poi ascolta il dire di Elisey e le rivolge ancora un sorriso ed ancora di più la stringe a sé. Deve assolutamente incoraggiare Elisey e lei stessa le offre un’occasione su di un piatto d’argento <<hai ragione, Elisey. Bisogna essere positivi e bisogna mantenere viva la speranza>> segue perfettamente il consiglio di Kithrin di incoraggiare positivamente la ragazzina, visto che l’argomento Marie deve darle forza per andare avanti e chi meglio di questo spunto per incoraggiarla <<sono fiera di te, Elisey>> se riuscisse, le darebbe un bacio sulla guancia. Il braccio rimane morbido a riposare sul busto di Elisey per abbracciarla e tornerebbe poi con lo sguardo fisso sul palco per ascoltare ben concentrata. Ascolta anche Lady Takugi e per educazione applaude e poi ascoltando l’uomo che ha presentato i candidati <<tesoro mio, rimani qui, non allontanarti>> la guarda <<torno subito>> le rivolge un sorriso e si dirige verso di un’urna verso Soana per andare a votare

    Sussurri a Aidan: // come no? :P
    // Nota: anche Elisey può votare

    00:46 Aidan: [Tetto Nord] L'attenzione permarrebbe verso la folla attorno al palco, visibilmente mentre cerca di capire quale potrebbe esser la reazione della folla all'intervento dei soldati, le braccia che si incrociano al petto mentre il ritmo del respiro rallenta fin quasi a fermarsi; tirerrebbe il fiato soltanto quando gli par di notare che in qualche modo il discorso del decaduto abbia una certa presa sugli astanti e stia contibuendo a tener calma la popolazione. Resterebbe invero vicino ad Elanor, pur non avendo decisamente idea di quali che siano le sue intenzioni, l'orecchio alle parole di Arkantos mentre lo sguardo continuerebbe a spaziare sulla folla ed ai margini di questa, tra l'attenzione e il disappunto... seppur qualche parte del discorso non manchi di strappargli alcuni cenni d'assenso. Non poca sorpresa, invece, quando giunge il turno di Vanessa <e lei che ci fa qui?> Borbotta tra sè, perplesso ne ascolta il dire, senza commentare alcunchè se non con un aggorttarsi della fronte.

    00:54 Arkantos: [Palco>exit] Il sorriso che si disegna sul suo volto è uno di quelli più luminosi che esistano. Essere acclamato dal popolo, sentire il suo nome tra le ovazioni. Il suo ego sta straripando e non la smette di riempirsi, sempre di più. Potrebbe andare in saturazione, ma, chissà come, riesce a mantenere un contegno. Un inchino profondo che va a fare, i capelli che gli coprono il viso nascondendo il sorriso maligno che vi è dietro. Ma poi si raddrizza, e saluta con la mano, mandando anche baci eleganti con le sue mani guantate e le sue labbra lisce. Un cenno del capo all’ultima candidata, in maniera gioviale. Difficilmente si può far di meglio, dopo un risultato simile, a suo parere, tanto che ai suoi occhi la dama sfigurerebbe anche in confronto al suo discorso. Si fermerebbe sulla sedia, con lo sguardo ambrato cerca il cavallo protetto qualche metro più in là innervosirsi un poco per la folla imbizzarrita. Un’occhiata apprensiva, per lui, decidendo di recarsi alle urne in fretta. A grandi falcate si farebbe strada tra la gente, salutandola, rispettando la fila quando scontato. Poi scriverebbe il nome di D’Anton su una pergamena e la consegnerebbe a chi di dovere. Dopodiché si dileguerebbe con il suo cavallo nei vicoli della città, diretto alla locanda, per festeggiare forse anticipatamente una vittoria che non è ancora sua.


    01:13 Kithrin: [Zona Candidati] Sempre nel silenzio della seduta dove si è accomodata, ascolta le ovazioni verso Arkantos, per poi stupirsi della rappresentante dei nobili e del suo programma. Scrana gli occhi, serra le labbra e deglutisce. Lo sguardo viene momentaneamente passato su tutta la folla e poi sulla nobile. Non una sola parola in merito. Attende l'esito delle elezioni tranquilla come è la sua natura

    // se qualcuno sfora il tempo, chi sta dopo lo deve scavalcare!

    01:15 Soana: [Piazza Presso Urna Destra Vicino Al Palco] Sposta lo sguardo verso Aldariel studiandolo attentamente < No aldariel.. non è la nostra stirpe.. la mia stirpe è quella del sole, e la tua è quella degl’alti.. ma se intendi nostra razza in generale si.. sarebbe interessante ma solo un Alto potrebbe porsi in questo. > dice con far tranquillo andando a spostare lo sguardo verso il palco < ma però mi sembra che quell’umano ti piaccia molto.. quindi posso comprendere che tu voterai.. > dice verso di lui senza troppi problemi andando a spostare lo sguardo verso il suo volto < spostiamoci da qui.. se deo votare lo farò dopo… ora inizia ad avvicinarsi troppa gente.. ho gia mandato via Fairie, ma finisce che vado via pure io > scrolla lievemente le spalle per poi andare a spostare lo sguardo verso la donna che ora si palesa sul palco e parla. Inarca il destro sopracciglio per poi sospirare < e con questa.. si può dire che le ho sentite tutte.. > storce il naso andando a portare le mani sul bordo del tavolo per poter darsi una lieve spinta e cercare di scendere da quest’ultimo, tornando a rimettersi in una postura eretta e piu consona insomma. Si volta andando a guardare uno degli umani che sta sul baldacchino quindi sospira andando a cercare di afferrare un carboncino ed andare a scrivere velocemente il nome di D’Anton e basta. < io vado a riprendere Fairie.. > dice verso di lui < mi accompagni? > aspetta il fare dell’elfo e se ne andrà che sia con o senza di lui anche se vuole attendere di sapere chi sarà eletto.

    01:22 Aldariel: Lo sguardo di lui si fa soddisfatto, la reazione lo compiace quanto basta, ma torna neutro velocemente quando il suo sguardo si sposta sulla nobildonna. Leva la destra e la porta al mento, grattandoselo mentre marca un’espressione ora meditabonda sul viso. Ne soppesa attentamente le parole, come indeciso. <...difficile.> La sua conclusione e breve, stavolta non si dilunga tanto come prima. In compenso una volta compreso che i candidati sono terminati, gira lentamente verso l tavolo con l’urna e si muove verso di esso per approcciarlo, aspettando il suo turno e recuperando pergamena e carboncino quando questo giunge, annotando i suoi selezionati. Chiusa la pergamena su se stessa la mette nell’urna e rende il carboncino, facendosi indietro per lasciare spazio a chi ancora deve votare e ritornando da Soana. Ascoltate le sue parole abbozza un sorriso lieve. <scusami, devo essermi espresso male.> Per poi annuire. <quattro sono i candidati da votare, quindi immagino tu possa prevedere parte di coloro che ho votato, si. Alla fine, spero solo che serva a qualcosa. Unire menti adeguate non equivale necessariamente ad ottenere risultati.> Ascolta le altre sue parole in silenzio, lasciandola votare e solo successivamente annuendo alla sua domanda, acconsentendo con un sorriso più largo. <si. Lo spettacolo e stato interessante, ma e terminato. Andiamo.> Breve, marca il passo e si muove lentamente per seguirla, allontanandosi dalla piazza. <exit.>

    // Elanor tira Potere Arcano (Magia Pura) + Intelletto + d10 Bonus "Vicinanza degli Amanti" +6

    01:26Elanor utilizza Potere Arcano (Magia Pura) + 1d10 (Rango 20, Intelletto 25, Bonus 6, Malus 0, Dado 2) - Totale: 53

    I cittadini si muovono piuttosto ordinatamente verso le urne, grazie anche all’intervento dei membri dell’organizzazione e dei militari che fan sì che tutto proceda con efficienza, indirizzando la gente verso le postazioni di voto e facendo circolare chi ha già votato. Qualcosa però incrina quell’apparente calma. Tra i presenti alcuni elementi sparsi estraggono delle mazze, celate fino a quel momento sotto ai propri mantelli, e si dirigono a gruppetti di tre verso le aree di voto con fare minaccioso. [È ora di mettere fine al vostro insulso teatrino!] Esclama uno di loro, che poc’anzi era tra quelli che avevano gridato ingiurie contro Jean Maximilien. In quel momento, però, l’incantesimo di Elanor cala sui presenti, agendo sulla loro psiche e spingendoli a cooperare invece di farsi la guerra l’un l’altro. I facinorosi restano un istante sbigottiti, quindi gettano le armi a terra e si indirizzano verso le urne per votare, civilmente, come tutti gli altri. La piazza, man mano che le votazioni proseguono, va sempre più svuotandosi fino a che non restano solo i membri del comitato organizzativo, i soldati e qualche gruppetto di persone che si attarda in piazza a chiacchierare dei precedenti comizi. Agli organizzatori non resta adesso che mettere in ordine la piazza e procedere con la conta dei voti. Nei prossimi giorni, i nomi dei quattro rappresentanti cittadini scelti saranno affissi nelle bacheche pubbliche. // GDR END GRAZIE A TUTTI DI AVER PARTECIPATO!

    01:49 Klair: [Urna Vicino Palco] Si dirige verso l'urna per votare e su di un pezzetto di pergamena scrive con il carboncino il nome di Kithrin. Chiude il pezzo di pergamena, lo mette nell'urna e si appresta a scendere per raggiungere Elisey <<coraggio, si è fatto tardi ora. Torniamo a casa>>le rivolge un sorriso e si appresterebbe, qualora non fosse fermata nel suo incedere, a dirigersi verso casa guardandosi indietro per vedere se Elisey la stesse seguendo o meno <exit>
     
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